martedì 22 settembre 2009

La dolcezza entra in carcere


La dolcezza apre tutte le porte. Anche quelle del carcere di Busto Arsizio (casa circondariale per detenuti in attesa di giudizio), dove per il secondo anno consecutivo sta per partire il progetto “Dolce in carcere”: corsi di pasticceria tenuti da cinque maestri pasticceri per dare una qualificazione professionale ai detenuti. L'anno scorso, i primi due corsi hanno coinvolto una ventina di persone, tra italiani e stranieri: cinque maestri pasticceri si alternano una volta a settimana per insegnare a preparare biscotti, frolle, cannoncini, torte e crostate. Per ora i corsi si sono svolti in un locale attiguo alla cucina del carcere, ma si sta completando il laboratorio di pasticceria autonomo per iniziare la produzione interna e dare la possibilità ai detenuti di reinserirsi in modo pieno nella società. Il progetto è stato finanziato dall'associazione carcerati di Gallarate, con contributi della Provincia, della Fondazione San Giuseppe degli artigiani della provincia di Varese, sponsor privati e di aziende del territorio.

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