giovedì 3 settembre 2009

Stiamo diventando la scuola peggiore del mondo?

L'Italia spende molto meno per i bambini piccoli della media Ocse (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico). Risultato: basso rendimento scolastico e disuguaglianza sociale elevata. Questi, in estrema sintesi, i dati della situazione italiana secondo il primo Rapporto Ocse sul benessere dei bambini. Il Rapporto mostra infatti che la spesa del governo italiano per i bambini piccoli (0-5 anni) corrisponde all'80% della media dei paesi Ocse, ed è la metà di quanto viene speso in Italia per l’infanzia nelle fasce di età più alte (6-11 e 12-17). Una spesa maggiore per bambini piccoli sarebbe secondo l’Ocse verosimilmente in grado di generare cambiamenti positivi e una condizione più equa per i bambini maggiormente svantaggiati (ah, già, alcuni di questi però non sono di origine italiana...). Anche dal punto di vista dei risultati scolastici, la situazione dei bambini italiani è preoccupante. L'Italia ha infatti il 4° peggiore rendimento scolastico medio, e il secondo più grande divario tra gli studenti con buoni e bassi risultati, dopo il Messico. Anche il numero di giovani italiani che non sono né occupati, né in programmi di formazione, né a scuola riflette i bassi rendimenti scolastici dell’Italia che si ritrova, ancora una volta, ad occupare il peggiore terzo posto tra i paesi dell’Ocse, dopo Messico e Turchia.

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