lunedì 3 agosto 2009

Nelle carceri venete situazione esplosiva


Fuori, temperature che superano da giorni – se non settimane – i 30 gradi. Dentro, celle strapiene e sopra il limite tollerabile della capienza. La calda estate dei detenuti veneti – e non solo veneti – è sotto il segno del sovraffollamento e del disagio: in celle da una persona tradizionalmente condivise da due detenuti ormai si dorme, se va bene, in tre e in alcuni casi anche in quattro. A Rovigo i detenuti sono stipati nella vecchia sede, mentre quella nuova deve ancora essere finita. Anche qui dormono in quattro o cinque in celle da due. La situazione è oltre il tollerabile in tutte le carceri. L’istituto maschile di Santa Maria Maggiore a Venezia, poi, è il peggio del peggio e doveva essere chiuso vent’anni fa: è una struttura vecchia, fatiscente, che si allaga con l’acqua alta! E in tutto questo c’è un immobilismo politico che lascia senza parole: in Parlamento si fanno le leggi su misura ma non pensano a chi avrebbe bisogno davvero di interventi.

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