giovedì 16 luglio 2009

Michele Serra come Piero Chiara

La giunta del comune di Varese, con delibera n.341, ha querelato Michele Serra per un pezzo apparso sul mensile L’Espresso del 28 maggio nella rubrica “satira preventiva”. Il pezzo, caustico e divertente come nello stile dello scrittore, ha fatto andare su tutte le furie Comune e Provincia. Tra le motivazioni della querela vi è anche il fatto che “il giornalista stigmatizza, in particolare, una serie di proposte nonché valutazioni espresse dalla Lega Nord in merito ad alcune criticità di funzionamento di Malpensa”, (non si capisce perché l’avvocato che assisterà il comune, ente pubblico, debba anche difendere le ragioni della lega nord, partito politico e quindi di parte). Fa sorridere pensare che un altro scrittore, Piero Chiara, ebbe a dire in un suo bel racconto comparso nella raccolta “L’uovo al cianuro” che “Varese non fu mai fascista, né tantomeno garibaldina. Varese – cito a memoria ma il senso è questo – non è neppure una città, ma un paese di bottegai che pensano solo al denaro”. Fa sorridere, dicevo, pensare che a questo scrittore è dedicato un premio che vorrebbe essere il fiore all’occhiello della vita culturale varesina. Per chi volesse leggere il pezzo di Michele serra http://espresso.repubblica.it/dettaglio/a-malpensa-ci-pensa-la-lega/2083523/18

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