lunedì 29 giugno 2009

Anche da noi non tutti vogliono le ronde


Anche nella nostra triste provincia, non tutti sono daccordo nel dare in mano la sicurezza pubblica a gruppetti di esaltati che non vedono l'ora di vestirsi tutti uguali. Gli atti di vandalismo sono sempre e comunque da condannare (e noi li condanniamo) ma, d'altronde, se televisioni e giornali sono tutti in mano a una sola persona, se gli attacchini comunali ti mettono i manifesti in posti invisibili, se le questure non autorizzano le manifestazioni... La foto ritrae la sede della lega nord di Tradate (Va) e la scritta dice "dalle ronde ci difendiamo noi!".

giovedì 25 giugno 2009

Legalità e rispetto delle regole. Questioni di stile.


La pasta delle persone si vede anche dalle piccole cose. Oggi mi trovavo per caso a passare da Varese. Regno incontrastato delle destre, con un presidente di provincia leghista (Dario Galli), ex senatore della Repubblica, ha fatto della legalità la propria battaglia elettorale, così come il partito che la governa. Orbene, il signor Galli ha parcheggiato davanti all’entrata di un edificio rendendo impraticabile l’accesso ai disabili al loro parcheggio riservato.
Evidentemente la legalità deve essere rispettata solo da alcuni e non da altri. Complimenti.

lunedì 22 giugno 2009

Un triste uomo per un triste paese


Silvio Berlusconi non mi è mai piaciuto. Non mi piace il suo atteggiamento nei confronti delle donne (che considera come esclusivo oggetto, in modo identico e speculare al mondo islamico: quest’ultimo impedisce alle donne di svestirsi, il primo di vestirsi) nei confronti della politica (declassata ad azienda, dove un padrone foraggia e paga i propri servi-dipendenti, disposti, per tenersi il posto, a prestarsi alle più basse operazioni) del giornalismo (esiste ancora, in Italia?) dello sport (è un italiano medio-basso: donne calcio e doppia morale). Oggi però, improvvisamente, il “bauscia” brianzolo mi appare sotto una luce diversa. L’uomo è solo. Vecchio. Triste. Devo ringraziare Feltri, individuo che disistimo con forza, e la sua affermazione in un editoriale del bollettino del presidente (Libero): “Berlusconi è stato operato di cancro alla prostata nel 1996, e ciò ha comportato la fine dei suoi rapporti sessuali”. Quindi, ricapitoliamo. C’è un signore che per non affondare nei debiti e non andare in prigione compra mezza Italia, uccide la stampa e diventa presidente del consiglio. Questo signore, oggi ultrasettantenne, non può avere rapporti sessuali ma fa di tutto per circondarsi di giovani (alle volte minorenni) e belle fanciulle. Ogni volta che viene contrariato ci regala scene indegne (comunisti! comunisti!), la moglie lo ha lasciato, e probabilmente non ha un solo - dico uno - vero amico (credo che siano tutti interessati al suo potere e al suo denaro). Vecchio, impotente, solo e senza un amico. Che tristezza! Giusto così, comunque. Il simbolo di un paese in piena recessione, che sta regredendo ad un’epoca barbara per quanto riguarda i rapporti civili tra le persone, soffocato dalle ingerenze catto-cielline, che regala soldi alle scuole e alle cliniche private mentre scuola e sanità pubblica agonizzano, che ha paura, paura, paura (e non sa neanche bene di cosa…), non può che essere un omuncolo del genere. Berlusconi è l’Italia.

martedì 16 giugno 2009

Come sta la gente nelle tendopoli?


Oggi manifestazione a Roma di sindaci aquilani e presidente della provincia. Gli sfollati nelle tendopoli trattati come sorvegliati speciali. E molti, moltissimi sono anziani. Secondo l’indagine condotta nei campi di Coppito, Centi Colella, Piazza d’Armi, Colle Maggio e nelle 5 tendopoli di Paganica, la popolazione che vive nelle tende è composta quasi esclusivamente da over 60. I giovani e le persone in età da lavoro, circa 33.535, hanno trovato sistemazione altrove. In provincia dell’Aquila, secondo l’Inps, vivono 73.664 pensionati, quasi il 50% di loro, 30.750 persone, vive con meno di mille euro al mese e tra questi 15 mila vivono con meno di 500 euro al mese. Secondo Limo Scoccia, coordinatore dei medici di base che operano nei campi, molti anziani “portati lontano dalla famiglia sono morti in poco tempo, mentre prima, assistiti nella propria casa, conducevano una vita dignitosa”. I problemi vanno da quelli psicologici - la perdita di ogni intimità, solitudine che acuisce gli stati di depressione, profonda prostrazione, disagio e spaesamento dovuti al fatto che il terremoto ha tolto loro qualsiasi idea di futuro - a quelli sanitari. Tra quelli sanitari il principale è legato al caldo e al freddo che si subiscono nelle tende (nelle quali convivono, è bene sottolinearlo, 8 persone), causa di malattie da raffreddamento che provocano bronchiti e broncopolmoniti. “Gli anziani inoltre non si muovono più e bevono poco e questo causa disidratazione – spiega Marco Pozzone, primario del reparto di geriatria dell’ospedale san Salvatore -, la disidratazione comporta insufficienza renale, complicanze infettive e un generale peggioramento dello stato mentale”.

Una domanda al presidentissimo: chi si occupa di questa gente?

martedì 9 giugno 2009

Clandestina muore dissanguata per paura di una denuncia




(dal giornale "l'Unità" del 9 giugno) Ha cominciato a perdere sangue, probabilmente per un aborto spontaneo, si è sentita male ma non ha voluto chiedere aiuto. Ha avuto paura. Paura di perdere il lavoro appena trovato, paura, forse, di essere giudicata. Così è morta Vira Orlova, che si faceva chiamare Ylenia, una donna che avrebbe compiuto 40 anni l'11 giugno prossimo, di nazionalità ucraina, arrivata - forse due anni fa - in Italia, come tante donne dei Paesi dell'Est, per fare la badante. Il suo corpo è stato trovato in una pozza di sangue in un appartamento di via Grotta Regina, nella località costiera barese di Torre a Mare.

E allora, cari amici della lega, è morta un'altra pericolosa criminale?

sabato 6 giugno 2009

Proteste


(da "Il Vernacoliere", giugno 2009) - "Salve, sono Agilulfo Longobardo e parlo anche a nome del mio amico Alarico Goto. Alle origini dell'Italia, nord e sud, ci siamo anche noi. Altro che Celti! Ci siamo mescolati con Galli, Romani, Etruschi, per non contare tutte le volte che ci siamo accoppiati con Arabi, Berberi, Mauri, Egizi e Punici. Se sento ancora qualcuno dire che l'Italia non è un paese multietnico, (specie se è sotto il metro e sessanta e si fa chiamare papi) m'incazzo e lo batto nel muro."

Buon voto, compagni.

mercoledì 3 giugno 2009

Come non si fanno le cose. Una piccola storia per un piccolo paese.


Lonate Ceppino è un paese della provincia di Varese. Il 24 maggio, 2 settimane prima delle elezioni del 6 giugno, ha inaugurato la biblioteca. E fin qui nulla di strano, inaugurazione elettorale come se ne fanno tante. Vorrei però fare alcune precisazioni. La prima è che il 6 giugno a Lonate si vota anche per il comune. La seconda è che il comune è governato dalla Lega Nord, così come la provincia (insieme ad altri) la regione (sempre insieme ad altri), lo stato (insieme agli stessi di prima). La terza è che la biblioteca non è stata costruita ex novo, ma semplicemente ristrutturata. A ciò si aggiunga che la metratura della biblioteca ristrutturata è inferiore agli standard richiesti dalle linee guida IFLA e da quelli della Regione Lombardia (è stata sì ristrutturata, ma non ingrandita, perdendo una buona occasione); che la biblioteca è a scaffale aperto ma non tutti gli scaffali sono raggiungibili dagli utenti (c’è una scala che dovrebbe usare la bibliotecaria sottraendo tempo al proprio lavoro. Nella foto sopra si vede chiaramente l'impossibiltà di utilizzare gli scaffali più alti. Da notare che quello è lo spazio dedicato ai bambini); che la dimensione “artistica” degli scaffali non sempre consente l’inserimento – seguendo la collocazione derivata dalla cdd – dei volumi più grandi (chiedere qualcosa anche alla bibliotecaria e non affidarsi sempre ciecamente agli architetti strapagati no, vero?).
A questa inaugurazione ha partecipato il sindaco uscente, Giovanni Galvalisi (lega Nord), il presidente della provincia di Varese Dario Galli (lega Nord) e, udite udite, il ministro dell’Interno(sempre lega Nord) Roberto Maroni! Uno dei più importanti ministri dello Stato Italiano non ha nulla di meglio da fare che andare ad inaugurare la fine dei lavori di ristrutturazione di una bibilioteca di un comune di 5.000 abitanti! Taccio sui manifesti elettorali con i quali la lega ha tappezzato la provincia (alcuni addirittura recitavano qualcosa tipo “salviamo il territorio dei nostri padri, basta cemento” quando sono i loro amministratori i principali responsabili dello scempio edilizio del territorio).

Italia: il paese dove salvare delle vite è un crimine



Negli ultimi dieci giorni, la posta elettronica del ministro della giustizia Angelino Alfano ha ricevuto 1.742 email da cittadini di 20 Stati europei per ribadire che “l’aiuto umanitario non è mai un crimine”. Si tratta di una petizione lanciata dalle associazioni tedesche Pro Asyl e Borderline Europe. Il riferimento è al processo Cap Anamur, che vede imputati a Palermo, il comandante e il primo ufficiale della nave tedesca Cap Anamur, che nel giugno 2004 trasse in salvo 37 naufraghi nel Canale di Sicilia. Per questo salvataggio, Stefan Schmidt e Elias Bierdel rischiano 4 anni di carcere, una multa di 400 mila euro e altri anni snervanti per i ricorsi.