“Il tuo padrone vedrai cederà”, cantava qualche millennio fa Ivan della Mea (
http://www.youtube.com/watch?v=CyhSwJVkF3U sentitevela qua, se avete voglia, è una bellissima versione di Cisco) ed effettivamente questo è successo alla Innse, azienda metalmeccanica milanese che ha lottato per oltre un anno per evitare smantellamento e licenziamento. Bravi gli operai che sono stati giorno e notte sul carroponte, e bravo anche il sindacalista (questo sì, è un sindacalista!) della Fiom che è stato con loro. Nessuno verrà licenziato, pare. La canzone di Ivan della Mea (che si intitola “O cara moglie”) in una strofa dice: “Mi han licenziato senza pietà / ed il motivo è perché ho scioperato / per la difesa dei nostri diritti / per la difesa del mio sindacato / per il lavoro, per la libertà”. Già, perché diritti, lavoro e libertà (libertà: di questa parola sono in giro stuoli di usurpatori) sono sempre stati simboli e valori della sinistra, e mentre il PD litiga per le regole delle primarie (ma sceglietevelo tra di voi 'sto cazzo di segretario!) e i comunisti pensano alla prossima scissione atomica, finalmente qualcuno ha capito – in Francia lo avevano già capito da un po’ – che le lotte si devono condurre dal basso. Ripartiamo dall'ABC.
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